CULTURA

Scopri la Val di Non…

… E il suo ricco patrimonio di arte, cultura e bellezze naturali. Se ami gli sport adrenalinici e faticosi, ma preferisci una vacanza più tranquilla e romantica, ecco qui alcuni consigli utili.

Esplorare il territorio a caccia di suggestioni è possibile grazie ai consigli che ogni giorno vi possiamo offrire, spunti per visitare zone meno conosciute o intraprendere dei percorsi a tema. Laghi e castelli, eleganti palazzi, antichi borghi e percorsi naturalistici. Importanti festival di grande richiamo come i Suoni delle Dolomiti o eventi sportivi di livello internazionale, ravvivano in ogni stagione i centri piccoli e grandi delle nostre valli.

Luoghi da scoprire:

Il Santuario di San Romedio è uno dei più caratteristici eremi d’Europa. Sorge in Val di Non sulla vetta di uno sperone di roccia alto più di 70 metri. Qui San Romedio visse come eremita per molti anni, secondo quanto dice la leggenda in compagnia solo di un orso trentino. Il Santuario di San Romedio è formato da cinque piccole chiesette sovrapposte, tutte costruite su uno sperone di roccia e unite tra loro da una lunga scalinata di 131 gradini.

Emblema degli antichi fasti di una delle più potenti e ricche casate trentine, quella dei Tono, Castel Thun domina ancor oggi, incontrastato per bellezza e importanza, su tutte le altre residenze e castelli del Trentino e della Val di Non. Riflesso del plurisecolare dominio della nobile famiglia sulla valle, testimone di periodi di gloria come di decadenza, il castello sorge su un’altura poco distante dall’abitato di Vigo di Ton.

Da marzo 2018 Castel Valer della Val di Non è aperto al pubblico. L’antico maniero va a completare l’offerta culturale della Val di Non e si affianca all’altrettanto meraviglioso Castel Thun. Costruito a partire dal XII secolo Castel Valer di Tassullo è oggi uno dei castelli meglio conservati nell’arco alpino. Castel Valer e i conti Spaur vi aspettano per un viaggio nella storia, nell’arte e nella cultura della Val di Non.

VISITARE CASTEL VALER

A Castel Valer si può accedere solo con visita guidata. Durante le visite a Castel Valer vengono mostrati i seguenti spazi: cortili interni, cantine, giardini, cappella di San Valerio affrescata da Giovanni e Battista Baschenis, stanze Madruzziane, studi, cucina gotica, loggiato, salone degli stemmi.

>> Visualizza i giorni e gli orari delle visite a Castel Valer…

Non molto lontano da Castel Valer, a pochi passi da uno dei più antichi villaggi della Val di Non, si erge uno dei castelli più suggestivi del territorio. La sua forma particolare, con torretta centrale, pare riprendere le vette delle dolomiti di Brenta che lo incorniciano e quasi lo proteggono.
Elegante nelle sue forme ed austero nella sua altezza, sorge su un’altura che lo rende ancor più visibile da ogni dove.

Posto in linea d’aria con Castel Valer, fu ricordato già nel 1191 in un documento. Ingentilito negli anni, l’antico edificio castellano, voluto dai Signori d’Enno, doveva essere assai rude e aspro. Castel Nanno è uno scrigno di storie e leggende affascinanti che raccontano le vicissitudini storiche del territorio e delle famiglie che lo hanno posseduto.

È stato inaugurato il 29 agosto 2018 il “Golden Theatre”, lo spazio multimediale a MondoMelinda in cui immergersi virtualmente nell’universo sotterraneo delle celle ipogee scavate nella roccia dolomitica, raccontato da un affascinante video immersivo. Il “Golden Theatre” nasce proprio dalla volontà di avvicinare adulti e bambini alle famose grotte scavate nella roccia della Miniera di Rio Maggiore, all’interno delle quali sono conservate in maniera naturale e sostenibile le mele Melinda. Le celle costituiscono oggi il primo e unico impianto al mondo per la frigo-conservazione di frutta in ambiente ipogeo e in condizioni di atmosfera controllata, composto da ben tre lotti per un totale di 34 celle e una capienza totale di oltre 200 milioni di mele.
Una bella novità che ha due diverse connotazioni: da una parte valorizzare il binomio “agricoltura-turismo”, driver sempre più strategico per accrescere il valore del turismo in Valle, dall’altro rendere le persone più consapevoli sui processi sostenibili che riguardano la filiera di raccolta e conservazione della nostra frutta, nel totale rispetto dell’ambiente e dei valori legati al mondo agricolo, seppur in chiave moderna.
La visita, totalmente autonoma e gratuita, dura circa 10 minuti. Si entra in gruppi composti da un massimo di 20 persone. Non è necessario prenotare: è sufficiente passare a MondoMelinda durante l’apertura del negozio (8.30 – 12.30 / 15.00 – 19.00) dal martedì alla domenica e accedere.

Imponente e austera, Casa De’Gentili sorveglia, con la sua mole, l’intera piazza principale del comune di Sanzeno da settentrione.
L’equilibrio degli elementi architettonici e la preziosità degli interni rendono questa antica costruzione uno dei palazzi signorili di più alto valore per la Val di Non.
Il vero tesoro di Casa De’Gentili è conservato al suo interno con un’ invidiabile collezione di mobili e utensili d’epoca.
In primo luogo un folto numero di accessori d’uso quotidiano databili tra il XVII e il XIX secolo, tra cui alcune preziose cassapanche e una serie di acquarelli con soggetto le residenze castellane della Val di Non.
Particolarmente curioso è l’ambiente della farmacia-erboristeria appartenuta all’ultimo discendente dei De’Gentili comprendente un giardino con varie piante officinali, il banco da farmacista e una ricca biblioteca.
Casa de’ Gentili, da poco restaurata, è oggi di nuovo aperta al pubblico e ospita mostre ed esposizioni temporanee.

PERCORSO MULTIMEDIALE – VETRINA DELLA VAL DI NON.
Il percorso si compone di quattro sezioni così articolate: Introduzione, La Valle in Volo, “Ritratti del Territorio”, “Scopri i colori del territorio”.
Al termine del percorso, che dura dai 45 ai 60 minuti, il visitatore avrà una panoramica sufficientemente esaustiva della Val di Non, sia sotto il profilo geografico-territoriale, che sotto quello storico e culturale.

Il “Giardino della Rosa” di Ronzone, come bella addormentata ai margini del bosco, si adagia su una delle più caratteristiche terrazze dell’Alta Val di Non. Un luogo meraviglioso da cui lasciar scorrere lo sguardo su scenari incomparabili. Il roseto, una rarità, a mille metri d’altezza vi trascina nel sogno tra centinaia di varietà e migliaia di rose con la loro storia, i loro profumi e il loro fascino. Uno spettacolo unico dove la natura si sposa con l’ambiente e il paesaggio agrario primitivo, uno scenario meraviglioso, un anfiteatro naturale circondato da prati verdi, boschi di conifere e catene montuose.

Palazzo Assessorile sorge nel centro storico di Cles, capoluogo della Val di Non, all’imbocco di via Roma.
Le sue forme attuali sono frutto di una ricostruzione quattrocentesca della più antica torre duecentesca che sorgeva nel sito. Il prospetto meridionale conserva all’esterno una merlatura guelfa, feritoie, caditoie e quattro bifore gotiche lobate. Il secondo piano è arricchito da una serie di decorazioni ad affresco di metà cinquecento, testimoni dell’affermazione in area trentina della decorazione a grottesca sulla stessa linea decorativa delle pitture del Castello del Buonconsiglio di Trento. Ancora al secondo piano si aprono le stanze del vestibolo decorate con i colori araldici della famiglia Cles: il bianco ed il rosso. Tra le più preziose, la Sala del Giudizio, dove a partire dal 1679 si svolgevano le funzioni giuridiche della valle, con un affresco rappresentante l’allegoria dell’Amicizia e tutta una serie di allegorie moraleggianti.

Limpide acque e immense foreste; sta in questo binomio tutta l’unicità del paesaggio della Val di Non. Il progetto di costituzione di un Ecomuseo presso il Comune di Coredo intende preservare il ricordo della secolare convivenza dell’uomo con le risorse ambientali con cui la ricca terra anaune si è messa al suo servizio.
Nel corso del XIX secolo nacquero, in tutto il Trentino, un numero enorme di segherie che usavano la forza dell’acqua per lavorare il legno. Con la nascita dell’energia elettrica gran parte delle antiche strutture ad acqua vennero gradualmente abbandonate e lasciate in condizioni di degrado.
Fortunatamente il Comune di Coredo ha recentemente restaurato una delle segherie, di tipo veneziano, presenti sul suo territorio, riportandola al suo vecchio splendore.
L’antica segheria, in località Palù, può essere visitata oggi liberamente.
Accanto alla segheria è stato inoltre costruito il Museo del Legno in cui sono esposti un centinaio di tradizionali attrezzi per il taglio, trasporto e lavorazione del legname, oltre che diversi campioni delle tipologie di piante che crescono in Val di Non.

La località Santa Giustina prende nome dal vicino eremo, del quale rimangono pochi ruderi, che si trova a valle della diga,  sulla sponda destra del Noce protetto da un incavo naturale di roccia.
Santa Giustina ha dato anche il nome alla diga che, costruita in uno dei punti più stretti della forra, forma l’omonimo lago.
Iniziati nel 1940, poi sospesi a causa della guerra  e ripresi nel 1946, i lavori di costruzione terminarono nel 1950. La Diga è una delle più alte ed una delle maggiori a volta finora costruite in Europa. Le pareti della Diga sono prossime alla verticale, gli archi sono simmetrici con spessore crescente dalla chiave alla imposta. Ha uno sviluppo  di coronamento di 124,20 metri ed un volume in calcestruzzo  di 112.000 metri cubi. L’altezza è di 152,50. La base, a quota 380, è larga 16 metri e mezzo. Il ciglio è di soli 3 metri e mezzo. La quota massima dell’invaso è fissata a metri 530, quella massima di svaso è posta a quota 445 metri. Le gallerie di scarico sono tre: una parte a livello della quota massima di invaso, l’altra a quota 470 e la terza a quota 430.
La costruzione della diga ha richiesto gravi sacrifici sia in termini di vite umane che di terre coltivate. Poco a nord della diga si trova sommerso un antico ponte romano, il Ponte Alto, che affiora quando il lago si torva ai livelli più bassi.
Nelle immediate vicinanze è stata scoperta una zona archeologica di grande interesse. Sotto l’acqua si trovano anche diversi masi i cui ruderi periodicamente emergono scheletriti e rovinati dall’erosione.
A valle della Diga si è formato un interessante habitat che ha dato luogo ad un biotopo.

Centro per la storia della Val di Non dall’era glaciale fino alla tarda antichità, l’edificio contiene i più importanti reperti archeologici ritrovati sul territorio. La visita si snoda intorno ad un percorso didattico, volutamente denominato “Pozzo del tempo”, che dal fondo dell’edificio risale a spirale ripercorrendo l’intera storia della Val di Non partendo dai manufatti preistorici, passando per le testimonianze retiche e romane, per arrivare alle testimonianze altomedievali dei Goti e dei Longobardi.

Nel centro del paese di Coredo, presso la suggestiva cornice della cinquecentesca Casa Marta, è allestito un piccolo, ma prezioso museo che custodisce costumi tradizionali, utensili, strumenti ed ornamenti popolari e folklorici provenienti dai più disparati angoli della terra.
L’esposizione conta più di sessanta costumi popolari provenienti da stati e nazioni diversissimi tra loro e permette di conoscere più a fondo le diverse culture e usanze del mondo, di aprire i propri orizzonti a modi diversi di vivere.

La Val di Non è la terra trentina che può contare il maggior numero di castelli e residenze nobiliari… Nascosti tra fitti boschi o imperanti su immense distese di meleti questi antichi palazzi testimoniano la storia antica e gloriosa delle terre d’anaunia. Altrettanti eleganti palazzi sono stati sapientemente restaurati e oggi sono sedi di mostre, esposizioni temporanee di grande importanza e possono essere visitati in tutto il loro splendore. La fede cristiana ha radici ben radicate in Val di Non. A partire dal 397 quando i missionari Sisinio, Martirio e Alessandro furono martirizzati nei pressi di Sanzeno il cristianesimo si è diffuso in tutto il territorio segnando la storia locale e familiare degli abitanti della Val di Non. Il paese diSanzeno, con la Basilica dei SS. Martiri Anauniesi e il Santuario di San Romedio, è ancor oggi il nucleo della fede cristiana in Val di Non.

Prendete l’acqua pura della Val di Non, unite il caldo sole dei mesi estivi ed in fine aggiungetevi la cura e la passione dei contadini della valle e avrete come risultato l’eccellente frutto simbolo del nostro territorio: la splendida D.O.P. MELA VAL DI NON. Golden Delicious , Red Delicious e Renetta Canada sono attualmente le varietà maggiormente prodotte che in questi ultimi anni, sono state integrate con nuove coltivazioni di Gala e Fuji .Sono ben 5200 i soci frutticoltori aderenti alle cooperative del Consorzio Melinda che ogni anno, in autunno, raccolgono i frutti del loro lavoro: ben 300.000 tonnellate di gustosissime mele. Visita Mondo Melina, per scoprire il ciclo produttivo necessario per ottenere le squisite mele Melinda!